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sabato 7 aprile 2012

Nel mondo del mito

I miti che si ricollegano alla nostra parola sono numerosissimi a partire dalle culture più antiche ma anche relativi a tempi più recenti. La scoperta del fuoco che permette appunto di compiere questa azione è stato un passo decisivo nel progresso storico e tecnologico e il mito più celebre che si riallaccia a questo elemento è sicuramente il mito di Prometeo.
La storia racconta della simpatia che il Titano aveva nei confronti degli uomini e di come si oppose alla volontà di Zeus rubando l'arte del fuoco dalla fucina di Efesto ( o Vulcano) per donarlo alla razza mortale. La punizione per Prometeo sarà terribile; egli infatti verrà incatenato sul Caucaso per l'eternità e ogni mattino un'aquila gli divorerà il fegato che si rigenera invece ogni notte.
Prometeo è il simbolo del dio sapiente ma anche dell'eroe ribelle, rappresenta la scienza e il progresso; nel corso del Medioevo per la sua ostinazione e superbia il Titano viene interpretato come un eroe negativo molto simile a Lucifero che si è opposto alla volontà divina; nel 1700 invece la figura viene di nuovo reinterpretata e diventa simbolo dell'umanità che vuole liberarsi dalla sofferenza tramite la conoscenza e il progresso scientifico.
Il fuoco è simbolo soprattutto dell'innovazione, della capacità dell'uomo di usare tecniche nuove che non gli appartengono naturalmente, e questo lo differenzia da tutti gli altri animali. Nel mito si nota appunto il contrasto tra un ordine naturale voluto dagli dei, una natura agli uomini non favorevole, e dall'altro lato c'è l'uomo che deve superare questi limiti attraverso l'uso di una tecnologia intelligente. Per chi è interessato metto qui il link della storia completa di Prometeo: http://it.wikipedia.org/wiki/Prometeo.

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